Località : Cima Cavignon Latemar (TN)
Quota : 2.671 m
Telefono : +39 348/3645379
Fax : -
Gestore : Gabrielli Antonio
Telefono gestore : +39 348/3645379
Sito : www.rifugiotorredipisa.it
Mail : info@rifugiotorredipisa.it
Foto del rifugio:
Descrizione
Il piccolo rifugio Torre di Pisa, che prende il nome da una caratteristica guglia inclinata che ricorda il campanile di Campo dei Miracoli, è la porta di accesso ai silenziosi valloni e all’ambiente evocatore di scenari danteschi del Gruppo del Latemar. La posizione del rifugio consente di spaziare per 360° sui gruppi montuosi più importanti della nostra regione. Il rifugio dispone di 6 posti letto ed è aperto come minimo dal 20 giugno al 30 settembre.
Accessi: dall’Alpe di Pampeago in seggiovia fino al Latemar, quindi il sentiero n. 516 passando da Passo Feudo (ore 2). Telecabina fino a Gardonè dalla località Stalimen sopra Predazzo. Da Gardonè con la seggiovia o a piedi fino a Passo Feudo (ore 1,45).
Itinerari raccomandati: dal rifugio la visione del gruppo dolomitico è tra le più complete e abbraccia il grande anfiteatro roccioso dei Lastèi dalla caratteristica forma a ferro di cavallo dove spiccano la Cima del Forcellone, la Cima Paiòn, il Cimon del Latemàr, lo Schenòn. L’itinerario più interessante è il sentiero attrezzato dei “Campanili del Latemàr”, spettacolare e non particolarmente difficile purché si adottino gli opportuni accorgimenti (casco, imbragatura, dissipatore e moschettoni); l’itinerario ha inizio alla Forcella dei Campanili 2.685 m, (sentiero n. 516) tra suggestivi scorci sui vari torrioni rocciosi fino alla sella della Forcella Grande del Latemàr, tra lo Schenon e la Torre Christomannos. Uno dei torrioni più caratteristici è proprio la “Torre di Pisa” a pochi minuti dal rifugio. L’ascensione più interessante è quella al Cimòn del Latemàr 2.846 m, la cima più alta del gruppo, lungo il regolare ghiaione del suo versante est, mentre il versante nord precipita a picco sulle verdi foreste che circondano il Lago di Carezza. Un panorama ed un vuoto da togliere il fiato. Di interessante vi è pure il “Sentiero geologico” che si sviluppa sotto il rifugio nella conca di Gardonè.
Le nostre escursioni